Commercio su aree pubbliche
Commercio su aree pubbliche tutte le attività di vendita al dettaglio effettuate su aree, all’aperto o al chiuso, pubbliche o private, riservate dal Comune ai mercati locali.
Si distinguono:
• mercati occasionali, organizzati saltuariamente, specie in concomitanza con feste e occasioni folcloristiche o in particolari periodi dell’anno;
• mercati rionali, organizzati con maggior frequenza, generalmente su base settimanale o mensile.
Si possono poi individuare due sottocategorie:
• commercio non strutturato, che affianca e non sostituisce la normale attività del commercio in sede fissa (in genere si tratta di mercati cittadini);
• commercio itinerante, che ha il compito di raggiungere quelle zone periferiche dove il sistema distributivo è carente o del tutto assente.
L’ambulantato associa i vantaggi tipici del—> centro commerciale, come l’ampio assortimento di merci, con la capacità di animazione e aggregazione tipica delle antiche piazze delle città: in molti casi, con il passare del tempo, i mercati hanno organizzato in modo più razionale gli spazi di vendita e migliorato l’aspetto estetico dei chioschi e dei banchi, con l’obiettivo di rendere lo shopping più funzionale e gradevole per il consumatore, offrendo nel contempo un notevole contributo all’arredo urbano.
Oggi l’ambulante non può più essere considerato un distributore d’importanza marginale, ma un elemento indispensabile del canale distributivo, in quanto caratterizzato da alti livelli di flessibilità nella vendita delle merci, oltre che capace di percepire molto rapidamente, grazie al contatto più diretto e continuo, le evoluzioni dei gusti e delle tendenze dei consumatori.