Barriere all’entrata

Barriere all'entrata

Barriere all’entrata (barriers to entry) insieme di condizioni che li­mita le possibilità di accesso a uno specifico settore a seguito dei maggiori costi che il potenziale nuovo entrante dovrebbe soste­nere, limitando quindi la minaccia di una più accesa competizio­ne. Le principali barriere sono rappresentate dall’elevato fabbisogno di capitale (barriere di tipo economico), dalla necessità di di­sporre di brevetti e licenze (barriere di tipo legale; -> brevetto), dalla scarsità di aree industriali e commerciali, dall’insufficiente disponibilità di risorse produttive, dalla difficoltà di accesso ai ➔ canali distributivi, dalla mancanza di requisiti specifici. Secondo l’impostazione di J.S. Bain (La limitazione della concor­renza, 1956) si individuano cinque fattori principali che limita­no l’accesso di potenziali rivali a un mercato: le ➔ economie di scala, i vantaggi assoluti di costo, la ➔ differenziazione di pro­dotto, i requisiti di capitale finanziario, le fusioni e le limitazioni della concorrenza. Sono state poi individuate nuove variabili strategiche capaci di creare barriere all’entrata: la capacità produttiva, l’attività di ricerca e sviluppo e i vincoli finanziari alle diverse strategie d’impresa.
Si distingue tra barriere di tipo intrinseco, quindi specifiche di taluni settori, e barriere erette o rafforzate dalle imprese già operanti (-> incumbent) con l’intento di evitare che l’offerta aumenti, determinando così una riduzione del tasso medio di profitto.

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