Marketing industriale
Marketing industriale (industrial marketing, business marketing) tipologia di ➔ marketing sviluppato con specifico riferimento alle attività e ai processi che facilitano gli scambi nel ➔ mercato industriale, cioè nel mercato formato da imprese e organizzazioni e non da consumatori. Nello specifico di tale mercato, le imprese acquistano beni e servizi da impiegare nella produzione di altri beni e servizi che, a loro volta, saranno venduti, affittati o comunque ceduti a terzi. La crescente importanza dei prodotti ad elevato contenuto tecnologico (high-tech products), l’impatto delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e la ➔ globalizzazione dei mercati contribuiscono a fare del marketing industriale un settore in crescita continua. Rispetto al ➔ marketing dei beni di consumo, il marketing industriale presenta varie differenze. Innanzitutto, il numero e la dimensione media delle transazioni: mentre i consumatori tendono a effettuare acquisti per lo più di singole unità di prodotti e servizi, eventualmente ripetendo gli acquisti con frequenza, le imprese e le organizzazioni si procurano elevati volumi di prodotti e altre risorse, sia per far fronte al fabbisogno del ciclo operativo, sia per conseguire riduzioni di costi d’acquisto e di gestione; inoltre, il numero degli acquirenti varia dalle decine o centinaia di migliaia dei mercati di consumo alle decine o centinaia di unità dei mercati industriali, e gli acquirenti-consumatori sono sparsi su vaste aree territoriali mentre gli acquirenti-organizzazioni tendono a essere concentrati in aree limitate. Un’altra differenza fondamentale riguarda la relazione venditore-acquirente: mentre nel mercato dei beni e servizi di consumo tale relazione viene svolta in genere dall’➔ intermediario, nel mercato industriale, in cui è frequente la vendita di prodotti realizzati in base a precise richieste dell’acquirente, prevale la relazione diretta. Devono essere poi considerate altre caratteristiche differenziali tra i due mercati: la natura della negoziazione (in genere assai semplice nel mercato del consumatore, più complessa in quello industriale), la diffusione della formula del ➔ leasing (assai poco diffusa nel mercato del consumatore), l’impiego degli strumenti promozionali (la vendita diretta nei mercati industriali e la pubblicità in quelli del consumatore). Tuttavia, la differenza sostanziale fra i mercati in questione va ricondotta alla natura della domanda dei beni e servizi acquistati dal consumatore (la —> domanda finale, o primaria), e dei beni e servizi acquistati dalle imprese e dalle organizzazioni (la ➔ domanda derivata).