Ricerca motivazionale
Ricerca motivazionale (motivational research) forma iniziale di ➔ ricerca qualitativa finalizzata a evidenziare le ragioni sottostanti un certo comportamento di consumo. Considerando il ➔ consumo come la soluzione attivata dall’individuo per risolvere le tensioni psichiche create dai bisogni la comprensione di questo comportamento implica l’analisi di tali tensioni e dei processi risolutivi applicati dal singolo, nonché la considerazione di variabili socioculturali, tentando l’elaborazione di una teoria generale del modo di agire del -> consumatore.
L’origine delle ricerche motivazionali può essere ricondotta a P.F. Lazersfeld. Questo filone di indagine si contraddistinse per un elevato grado di eterogeneità, una quasi totale assenza di schemi applicativi e una eccessiva enfasi attribuita alle tecniche di indagine, con conseguenti risultati inficiati da una esagerata semplificazione e dalla scarsa evidenza data all’influsso ambientale.
Per molto tempo e nonostante i suoi limiti, questa ricerca fu considerata risolutiva per ogni processo di indagine e raccolta di informazioni perché capace di dare risposte alla necessità di analisi dei comportamenti di consumo con costi ridotti.
Tale approccio, sebbene inesatto, è tuttavia un metodo in grado di offrire un forte contributo alla comprensione di resistenze e conflitti presenti in un certo mercato, ed è usato soprattutto per individuare le motivazioni profonde che determinano la non attivazione di un comportamento, apparentemente conveniente e razionale, come, per esempio, usare il caffè solubile o fare la spesa su -> Internet.