Shopping

Shopping

Shopping (ingl.) tipica modalità di acquisto messa in atto dai Visitatori di zone ad alta concentrazione di negozi, come i centri cittadini, i mercati ambulanti o i centri commerciali. L’atto d’acquisto, in questo contesto, è generato da una combinazione di motivazioni che spingono il consumatore a recarsi nei punti vendita e che possono essere incluse nella strategia di marketing del dettagliante:

• una prima serie di elementi che influenzano il comportamen­to del consumatore fa riferimento al modello dell’acquirente razionale o economie shopper. Secondo questo schema si consi­dera lo shopping come un’attività puramente razionale atta a soddisfare bisogni funzionali, quali la minimizzazione dei co­sti totali di acquisto del cliente, comprensivi dei costi di tra­sporto sino al punto vendita, dei tempi impiegati nella ricerca di informazioni e nella scelta dei prodotti;
• un più recente filone di studi interpreta le variabili d’acquisto come diretta promanazione del comportamento dell’acqui­rente ricreativo. Secondo questo modello le motivazioni fan­no riferimento a bisogni di natura personale e sociale: il clien­te ricerca non più un bene in particolare, ma il divertimento e il piacere insiti nell’atto dello shopping; il consumo deriva dall’esigenza di autogratificazione e di affermazione del pro­prio ruolo sociale, nonché dalla scoperta di un diversivo alla routine quotidiana e di risposte emotive ai propri bisogni. In questo senso lo shopping assume un significato simbolico, as­sociato a criteri estetici ed edonistici, diventando una moda­lità alternativa per impiegare il tempo libero senza che ciò implichi necessariamente un atto d’acquisto.

Per tale ragione, elementi quali le vetrine, l’arredamento dei ne­gozi o gli spazi urbani circostanti devono essere oggetto di una esplicita strategia di marketing volta alla cura di tutti gli aspetti del punto vendita che possano rendere l’acquisto più piacevole e divertente e che suscitino la fedeltà del consumatore. Le sugge­stioni in grado di influire sulla frequenza dello shopping sono essenzialmente di due tipi:

• naturali: la presenza di strutture preesistenti, quali monumen­ti, generalmente presenti nei centri storici, musei, bar e risto­ranti, attrae nella zona commerciale e trattiene gli alti flussi di clientela;
• artificiali: insegne, illuminazioni ed elementi di arredo urba­no, collocati dagli stessi esercizi commerciali, possono costi­tuire un notevole richiamo per i visitatori.

I consumatori valutano, nelle proprie decisioni d’acquisto, non solo un prodotto tangibile ma un prodotto globale, costituito dall’atmosfera del punto vendita, dall’insieme di caratteristiche sensoriali (colori, immagini e suoni) in grado di attirare il cliente e moltiplicarne la frequenza di visita: lo shopping, in un’ottica emozionale, si trasforma in una vera e propria modalità d’impie­go del tempo libero, un’esperienza edonistica fine a se stessa, il cosiddetto experiential shopping.

engage

Get the coolest tips and tricks today

This ebook will change everything you ever thought about relationships and attachment. Find the secret to connecting better and faster