Apprendimento

Apprendimento

Apprendimento (leaming) processo cognitivo che determina un cambiamento più o meno permanente nel comportamento di un soggetto, per effetto di un’esperienza o di un’ -> abitudine. Le situazioni vissute possono far insorgere nell’individuo una reazio­ne che attiva o modifica un comportamento, ma la condotta reattiva non include quei mutamenti indotti dalla maturazione personale, da predisposizioni genetiche o da situazioni temporanee come la fatica o l’influenza della droga, bensì comprende at­tività come la formazione di capacità, i comportamenti di acqui­sto, le convinzioni e le attitudini e così via.
Si possono identificare tre modalità di apprendimento:

  • associazione: è la forma più semplice di apprendimento, che sorge da una connessione tra due eventi in un certo luogo e momento. La connessione si sviluppa con il ripetersi frequente dell’azione e può portare al formarsi di un’abitudine.
  • rinforzo: secondo E.L. Thorndike (1911), tra le risposte date una situazione tendono a essere memorizzate quelle che soddisfano i bisogni, mentre quelle che non riescono a soddisfa li tendono a essere eliminate; un’azione che determina un effetto positivo avrà come conseguenza un rafforzamento dell’associazione;
  • motivazione: un individuo apprende una data risposta a stimolo o a una situazione solo se c’è una soddisfazione ( compensa); di conseguenza la necessità ad apprendere dipende dalla motivazione: maggiore è la motivazione maggi sarà l’esigenza a creare associazioni.

Gli studi sul meccanismo di tale processo si basano su due approcci fondamentali:

• stimolo-risposta o approccio comportamentale, in cui l’ipotesi di base è che il comportamento del soggetto si origina come ri­sposta a una serie di stimoli provenienti dall’ambiente. Il mo­tivo per cui si originano le risposte non è però esaminato. L’apprendimento è una conseguenza di risposte corrette a sti­moli esterni, riprodotte con sempre maggior frequenza. La correttezza delle risposte si stabilisce in base alle ultime rispo­ste date; l’esercizio, la frequenza e, appunto, la prossimità temporale sono così i principali fattori di apprendimento. Questo tipo di teorizzazione è alla base della scuola compor­tamentista di Watson e modelli successivi furono sviluppati da Hull e Skinner;
• stimolo-organismo-risposta o approccio cognitivo, in cui l’ipotesi di base è che ogni comportamento sia finalisticamente orien­tato e debba essere considerato nel suo complesso. Inizialmen­te tale approccio si fonda sulle teorizzazioni di Tolman, per il quale l’apprendimento era l’individuazione dei migliori mezzi per arrivare a determinati scopi. Un comportamento ripetuto crea rappresentazioni intese come strutture di segni delle rela­zioni via via apprese dal soggetto fra elementi dell’ambiente ed esigenze dell’organismo. Ogni scelta del singolo implica certe aspettative, e se le aspettative risultano confermate si rafforza la struttura segnica. L’insieme dei punti scelti forma un complesso di strutture segniche definite ➔ mappa cogniti­va, che rappresenta l’apprendimento dell’individuo.

Per la teoria della Gestalt la risposta allo stimolo ambientale nasce da un lampo di intuizione e l’intuizione rimane acquisizione per­manente se l’individuo riesce a cogliere le relazioni che legano la risposta alla situazione valutata sempre nella sua struttura com­plessiva. L’acquisizione permanente consentirà al soggetto di ri­spondere subito nella maniera giusta in ogni situazione analoga.

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