Fusione
Fusione (merger) procedimento attraverso il quale due o più società cessano di esistere come organizzazioni autonome per costituire un nuovo organismo sociale oppure una società incorpora un’altra o altre società (fusione per incorporazione). Le modalità attraverso cui si realizza una fusione sono dunque due:
• unione (fusione in senso stretto), quando un terzo nuovo ente si sostituisce a due o più società già esistenti;
• incorporazione, quando una società (incorporante) assorbe una o altre società (incorporate) rilevandone tutte le obbligazioni.
La fusione dà luogo a una concentrazione delle imprese (aspetto economico) e alla nascita di un nuovo organismo sociale (aspetto giuridico). Gli scopi perseguiti attraverso questa operazione possono essere diversi: una concentrazione di imprese volta a eliminare la concorrenza, la creazione di maggiori sinergie, il conseguimento di economie di scala, l’ampliamento dell’area in cui le imprese operano singolarmente, la riorganizzazione strutturale.
• Fusione di conglomerate (conglomerate merger). Fusione tra aziende che operano in business non collegati, come per esempio le compagnie aeree e gli hotel.
• Fusione orizzontale (horizontal merger). Fusione tra organizzazioni che operano nello stesso settore. Dal momento che questo atto rende il mercato in cui operano maggiormente concentrato, le imprese devono attenersi a quanto disposto dalla disciplina antitrust intesa a evitare che si produca nell’arena competitiva una limitazione della concorrenza.
• Fusione verticale (vertical merger). Fusione tra due o più aziende che operano in diversi stadi di una medesima filiera. I business delle aziende sono collegati, dal momento che rappresentano la fase precedente o la fase successiva a quella in cui operano. Attraverso una fusione verticale, è possibile internalizzare una parte delle attività in precedenza svolta da altri organismi sociali: questo risulta in un più ampio grado di controllo dell’attività svolta e nella realizzazione di economie di scala.