Modernizzazione del commercio
Modernizzazione del commercio processo di transizione al capitalismo delle attività commerciali. Questa accezione moderna di commercio si è affermata in Europa soltanto a partire dalla seconda decade del XX secolo.
Il processo di modernizzazione può essere suddiviso in tre fasi:
• commercio precapitalistico: l’attività commerciale opera in un mercato stazionario e poco competitivo, seguendo nella maggioranza dei casi le logiche tipiche della -> distribuzione tradizionale; è svolta dall’ -> impresa familiare, che fa ricorso alla forma del -> negozio tradizionale. Il commercio è caratterizzato da una forte valenza corporativa, basata su una concezione non capitalistica dell’attività;
• commercio in via di modernizzazione: tra le due guerre mondiali ha inizio un processo di diffusione del commercio moderno nei reparti sia -> grocery sia non grocery; attività capitalistica e precapitalistica coesistono, anche se quest’ultima è progressivamente costretta a ritirarsi in pochi mercati marginali. È in questo momento che si compie il primo salto verso la modernizzazione, passando dall’attività distributiva tradizionale a quella moderna;
• commercio moderno: all’incirca dopo la seconda guerra mondiale si completa il processo di modernizzazione che comporta il progressivo abbandono delle logiche operative precapitalistiche. Il cambiamento delle condizioni di vita di un numero crescente di consumatori (maggiore ricchezza, fenomeni di inurbamento, motorizzazione di gran parte della popolazione ecc.) provoca nuovi bisogni di servizi commerciali e richiede una loro progressiva -> diversificazione: l’attività distributiva diventa appetibile anche per l’impresa capitalistica in cerca di settori in espansione nei quali investire ingenti capitali. La rivoluzione commerciale si compie non tanto quando si affermano nuove forme distributive in grado di soddisfare meglio la domanda, quanto nel momento in cui l’ambito tradizionale accetta le nuove regole capitalistiche, divenendo a tutti gli effetti una componente del sistema moderno. Non è tanto la formula distributiva a cambiare, quanto il modo di produrre e agire: le aziende tradizionali, mantenendo dimensioni ridotte, si convertono al commercio specializzato su piccola scala (negozio specializzato).
Si possono così riassumere le tre caratteristiche fondamentali della modernizzazione del commercio:
• passaggio a una logica capitalistica anche per le imprese tradizionali;
• continua evoluzione delle formule distributive e processo di concentrazione: il cambiamento delle caratteristiche della domanda e la stringente necessità di comprimere i costi per rimanere competitivi in un ambiente sempre più concorrenziale provocano un processo continuo di -> innovazione del servizio, che si manifesta con la creazione di nuove forme di distribuzione, con l’affinamento dei servizi complementari offerti e con la nascita di agglomerati aziendali e-imprese a succursale; gruppo strategico);
• separazione tra settori grocery e non grocery: i beni banali e quelli problematici richiedono infatti differenti tecniche distributive, che agevolino la minimizzazione dei costi per i primi e la somministrazione di elevate dosi di servizio per i secondi. Data la sua rigidità, la distribuzione tradizionale è inadatta sia al grocery, perché troppo dispendiosa ed eccessiva nel servizio, sia al non grocery, in ragione del ridotto assortimento e dei limitati servizi offerti.