Naming
Naming (ingl.) insieme delle decisioni e iniziative relative alla definizione del nome della marca per prodotti, servizi e aziende.
Il naming raggruppa tre discipline diverse: la proprietà industriale, che si riferisce alla disponibilità e tutela del nome a livello legale; la semiotica o linguistica, che analizza la ricchezza semantica, la pronunciabilità, la memorabilità e l’esportabilità del nome e infine il —> marketing, che verifica la coerenza del nome con il —> posizionamento di prodotto e con la filosofia aziendale.
Il nome può contribuire a un migliore posizionamento del prodotto, in quanto svolge quattro funzioni fondamentali:
• identifica il prodotto;
• lo differenzia, comunicandone una personalità diversa da quella dei concorrenti;
• protegge l’identità del prodotto impedendo a chiunque di copiarlo e diventando, per il consumatore, garanzia di qualità. Un nome verificato e controllato a livello giuridico protegge l’azienda dal rischio di un contenzioso legale, affermando e difendendo i suoi diritti di proprietà;
• evoca associazioni, analogie e atmosfere indipendenti dalle qualità intrinseche del prodotto.
Un nome risulta efficiente quando presenta le seguenti caratteristiche:
– è legalmente disponibile, ossia non in possesso di altri proprietari;
– riesce a farsi notare;
– distingue il prodotto o il servizio che definisce il posizionamento nella mente del consumatore;
– permette al prodotto di evolversi, non limitandolo a un periodo storico o a uno spazio geografico;
– suggerisce, piuttosto che affermare, la qualità del prodotto, vincendo così le naturali resistenze del consumatore.