Store loyalty
Store loyalty (ingl.) processo di —> fidelizzazione al punto vendita, risultante dalla combinazione di diverse tipologie di variabili, in grado di influire sulla percezione e valutazione della clientela. Si distingue fra:
• variabili comportamentali, come il tasso di acquisto di prodotti in uno stesso punto vendita sul totale spesa; in passato questo indicatore è stato utilizzato come unico metodo di valutazione sommaria della lealtà dei consumatori, trascurando altre informazioni fondamentali;
• variabili cognitive, fondamentalmente riconducibili al processo di costruzione della ➔ store image e all’analisi delle opinioni espresse dal consumatore sulle scelte del punto vendita.
La necessità di studiare approfonditamente il grado di fedeltà al punto vendita deriva da numerose analisi che hanno evidenziato, nel tempo, come il 70% del fatturato di un’impresa commerciale si fondi sugli acquisti effettuati dal 30% dei clienti, i quali presentano un’alta frequenza di visita ed elevato valore medio di spesa. La store loyalty diviene così una fonte rilevante del ➔ vantaggio competitivo poiché, da un lato, rende il consumatore meno sensibile alle offerte dei concorrenti e semplifica il suo processo decisionale e, dall’altro, incrementa il potere contrattuale del distributore nel rapporto con l’industria.
A questo proposito è utile ricordare il forte grado di interconnessione/conflittualità che esiste tra store loyalty e brand loyalty (—> fedeltà alla marca): se lo sviluppo della fedeltà al punto di vendita rappresenta per il distributore la possibilità di affrancarsi dai vincoli imposti dal sistema industriale, vista la crescente centralità assunta dalla valutazione del servizio commerciale nella scelta del cliente, risulta impossibile ignorare come la percezione della qualità del servizio offerto da parte del consumatore sia ancora notevolmente influenzata dalla presenza in assortimento di prodotti di marca industriale.
Negli ultimi anni sono stati sviluppati metodi complessi per valutare la fedeltà della clientela, facendo ricorso a svariati parametri, tra i quali:
• la combinazione di quote d’acquisto, sequenza di acquisti e numero dei punti vendita visitati;
• la combinazione di data dell’ultimo acquisto, numero di acquisti in un periodo, spesa totale in un periodo;
• le mappe delle percezioni, che individuano le dissonanze tra le caratteristiche dell’offerta e le richieste dei consumatori.