Analisi della concorrenza
Analisi della concorrenza, o competitiva (competitive analysis) 1. analisi mirata a raccogliere informazioni sulla capacità concorrenziale delle imprese rivali, i cui risultati influiscono, con altri elementi, a definire un’efficace strategia di marketing.
L’analisi dei concorrenti è fondamentale per poter delineare il piano di marketing di un’impresa. Preliminare all’analisi è l’individuazione delle imprese con cui confrontarsi, e generalmente si distingue fra:
1) concorrenza a livello di settore, in cui si considerano le imprese che offrono al mercato un prodotto o una classe di prodotti caratterizzati da un elevato grado di sostituibilità (—> analisi settoriale);
2) concorrenza a livello di mercato, in cui si fa riferimento alle imprese che soddisfano gli stessi bisogni o si rivolgono allo stesso gruppo di acquirenti.
Dopo aver effettuato questa prima classificazione occorre restringere ulteriormente il campo, considerando solo i concorrenti più significativi.
Questo può essere fatto a livello di settore definendo al suo interno dei —> gruppi strategici, o insiemi di imprese che hanno come obiettivo lo stesso mercato e applicano le stesse strategie.
Si useranno, così, i due livelli di suddivisione proposti in precedenza: l’impresa considererà come concorrenti le aziende che si trovano all’interno del gruppo cui anch’essa fa riferimento.
Una volta definiti i concorrenti, il passo successivo consiste nell’analisi per singola impresa, al fine di determinare per ogni concorrente:
– caratteristiche demografiche (nazionalità, localizzazione, aree di affari controllate, proprietà, appartenenza a gruppi, influenze finanziarie);
– posizione di mercato ( quota di mercato posseduta, in grado di indicare l’accettazione del prodotto dell’impresa in esame da parte della domanda);
– grado di efficienza (rappresentato in sintesi dal livello di reddito);
– obiettivi (da cui dipendono le azioni che intraprenderà il con-corrente, a livello strategico e tattico);
– segnali di mercato (indicazioni fornite dal concorrente, in modo volontario o meno, che consentono di derivare le scelte che verranno effettuate);
– indicatori finanziari;
– opportunità e minacce del mercato ( che consentono di ipotizzare le sue possibili tendenze evolutive);
– punti di forza e debolezza (fondamentali per derivare i comportamenti più probabili, le sue priorità ecc.).