Ciclo di vita del prodotto
Ciclo di vita del prodotto (product life-cycle) teoria che ha avuto molto seguito fra gli studiosi di marketing negli anni Sessanta e Settanta, secondo la quale i prodotti sono soggetti a successive fasi evolutive in relazione alla loro diffusione nel mercato. Si individuano quattro distinte fasi successive: introduzione, crescita, maturità e declino, in un sentiero evolutivo che si caratterizza per una forma a S rovesciata. Le variabili principali del modello sono il tempo (asse delle ascisse) e il volume di vendita (asse delle ordinate).
– Fase di introduzione. È caratterizzata da una crescita lenta delle vendite, dal momento che il mercato non conosce ancora il prodotto e i profitti sono inesistenti a causa delle elevate spese iniziali. Questa fase è anche detta “pionieristica” per il numero limitato di imprese presenti e per la forte incertezza relativa all’atteggiamento del mercato nei confronti dell’offerta e alla velocità di diffusione del nuovo prodotto.
-Fase di crescita. È caratterizzata da un rapido aumento del tasso di accettazione del prodotto da parte del mercato e conseguentemente migliorano i profitti dell’impresa. Il potenziale di redditività associato alla diffusione del prodotto, però, richiama nel mercato nuove imprese. Essendo in una fase di sviluppo, il tasso di redditività, a livello sia di settore sia di singola impresa, tende a mantenersi elevato sebbene siano in atto dinamiche di “affollamento’! del mercato. Cambia progressivamente la natura del rischio d’impresa: se nella fase di introduzione questo era legato alla reazione del mercato a fronte dell’offerta proposta, ora la componente di rischio maggiore si origina dall’accentuarsi del livello di competitività interna. Per questo motivo le decisioni di marketing, in particolare a livello strategico (-> segmentazione; targeting; posizionamento), assumono maggiore rilievo.
– Fase di maturità. Si giunge a una stabilità del volume di vendite e l’offerta complessiva è in grado di soddisfare tutti i segmenti di domanda in cui il mercato si articola. Si evidenziano forti barriere all’ingresso di nuovi concorrenti dal momento che il valore che il mercato riconosce ai prodotti già presenti (fedeltà alla marca) è più elevato, i canali di distribuzione sono consolidati e infine una nuova azienda, per potersi ricavare una posizione proficua all’interno del mercato, deve presentarsi sul mercato con un’offerta articolata e competitiva. I profitti sono stabili.
-Fase di declino. La fase finale del ciclo di vita del prodotto si contraddistingue per il progressivo diminuire del volume delle vendite. Il mercato vede la presenza di un numero ridotto di imprese, che tendono a specializzarsi e a concentrare l’offerta verso nicchie di mercato. La curva dei profitti è calante e così pure gli investimenti. Alcuni studi hanno posto in evidenza come il modello del ciclo di vita di un prodotto possa talvolta trovare una conferma empirica. È tuttavia da ritenere che l’accelerazione dei processi innovativi ne abbia oggi considerevolmente ridotto la validità.